Guerra

ULTIMI

9. Io con un mio amico con due mitragliatrici nere abbiamo ammazzato parecchie persone ed io scappavo.

 


1. La nuova guerra si farà tramite la via telematica: si pianificheranno in questo modo gli attacchi di un popolo contro l’altro.

2. Bush è in mezzo al suo popolo che firma dichiarazioni di guerra su dei libretti che le persone hanno in mano, libretti che in copertina riportano una foto del Papa. Una ragazzina di San Francisco lì presente va dai suoi genitori e riferisce il suo disappunto sulla posizione del presidente, dicendo anche che il Papa ne morirebbe.

3. Entro in una specie di caverna, mi avvicino a una parete e scorgo seduti per terra una fila di uomini. Sono tutti feriti e a torso nudo: mi avvicino ad uno di loro che con voce sommessa mi dice “gli uomini in tutto questo tempo non hanno imparato nulla”. Lo guardo e mi accorgo che il suo torace è come scavato, sembra mummificato e mi colpisce che non ci siano i polmoni. Al risveglio penso a mio nonno, che ho visto solo in foto, e che è morto durante la 2° guerra mondiale.

4. Ho sognato di trovarmi in ufficio. Ad un certo punto vedo arrivare un aeroplano (di forma strana, ovale bombata) e da questi fuoriuscivano dei missili che distruggevano il grattacielo. Io ed i colleghi cercavamo di nasconderci dietro le scrivanie per non essere colpiti. Un missile colpisce in pancia il collega vicino a me: penso di essere stata fortunata perché non sono stata colpita. La vetrata del mio ufficio è ormai distrutta, tutti noi cerchiamo rifugio nel corridoio che e’ piuttosto lungo e dove non ci sono grandi vetrate. Nulla da fare: i missili entrano comunque! I colleghi ritornano tutti in ufficio. Io penso di starmene lì, però ho paura di rimanere sola. Penso sia meglio stare tutti insieme e rientro anch’io in ufficio. Lì incontro il collega ucciso, che in realtà è vivo, ed esclamo: “ma tu non eri morto?” ed egli risponde: “si…, mi avevano ucciso, ma poi sono risuscitato!”. Sdraiati su una scrivania giacevano due mostri (inizialmente sembravano fossero tre): il corpo di pesce, la testa di donna bruna con capelli neri lunghi; stavano lì inermi con un viso triste. Penso che questi esseri stavano distruggendo il grattacielo sotto forma di missili, ma ora sono così deboli e indifesi. Sembrava così incredibile che loro potessero fare così tanto danno. Vedo arrivare tanta gente nuova, in un primo momento sembrano bambini di carnagione scura, subito dopo realizzo che si tratta di uomini con fattezze scure e di dimensioni piccine. Questi uomini rappresentavano per me gli effetti di un’invasione da parte di stranieri.

5. Ho visto delle persone piene di sangue e sfigurate.

6. Un attentato davanti una scuola: c’è un morto e tanti topi.

7. Ho sognato che ero su un balcone di casa e da fuori mi sparavano con una mitraglietta ma riuscivo a salvarmi entrando in casa saltando dentro la finestra.

8. Sono sulla porta di casa mia, una stanza illuminata alle spalle e mi affaccio sulla strada. E’ notte e per la strada non c’è nessuno. Alzo gli occhi al cielo e vedo svolgersi una guerra fra astronavi: bellissima. Luci soffuse e sfumature rosate nel cielo nero. Sento che il pericolo incombe ma non ho paura. E’ tutto ineluttabile. Osservo ammirata la fine dell’umanità.

 

 

ULTIMI

9. Io con un mio amico con due mitragliatrici nere abbiamo ammazzato parecchie persone ed io scappavo.

 


1. La nuova guerra si farà tramite la via telematica: si pianificheranno in questo modo gli attacchi di un popolo contro l’altro.

2. Bush è in mezzo al suo popolo che firma dichiarazioni di guerra su dei libretti che le persone hanno in mano, libretti che in copertina riportano una foto del Papa. Una ragazzina di San Francisco lì presente va dai suoi genitori e riferisce il suo disappunto sulla posizione del presidente, dicendo anche che il Papa ne morirebbe.

3. Entro in una specie di caverna, mi avvicino a una parete e scorgo seduti per terra una fila di uomini. Sono tutti feriti e a torso nudo: mi avvicino ad uno di loro che con voce sommessa mi dice “gli uomini in tutto questo tempo non hanno imparato nulla”. Lo guardo e mi accorgo che il suo torace è come scavato, sembra mummificato e mi colpisce che non ci siano i polmoni. Al risveglio penso a mio nonno, che ho visto solo in foto, e che è morto durante la 2° guerra mondiale.

4. Ho sognato di trovarmi in ufficio. Ad un certo punto vedo arrivare un aeroplano (di forma strana, ovale bombata) e da questi fuoriuscivano dei missili che distruggevano il grattacielo. Io ed i colleghi cercavamo di nasconderci dietro le scrivanie per non essere colpiti. Un missile colpisce in pancia il collega vicino a me: penso di essere stata fortunata perché non sono stata colpita. La vetrata del mio ufficio è ormai distrutta, tutti noi cerchiamo rifugio nel corridoio che e’ piuttosto lungo e dove non ci sono grandi vetrate. Nulla da fare: i missili entrano comunque! I colleghi ritornano tutti in ufficio. Io penso di starmene lì, però ho paura di rimanere sola. Penso sia meglio stare tutti insieme e rientro anch’io in ufficio. Lì incontro il collega ucciso, che in realtà è vivo, ed esclamo: “ma tu non eri morto?” ed egli risponde: “si…, mi avevano ucciso, ma poi sono risuscitato!”. Sdraiati su una scrivania giacevano due mostri (inizialmente sembravano fossero tre): il corpo di pesce, la testa di donna bruna con capelli neri lunghi; stavano lì inermi con un viso triste. Penso che questi esseri stavano distruggendo il grattacielo sotto forma di missili, ma ora sono così deboli e indifesi. Sembrava così incredibile che loro potessero fare così tanto danno. Vedo arrivare tanta gente nuova, in un primo momento sembrano bambini di carnagione scura, subito dopo realizzo che si tratta di uomini con fattezze scure e di dimensioni piccine. Questi uomini rappresentavano per me gli effetti di un’invasione da parte di stranieri.

5. Ho visto delle persone piene di sangue e sfigurate.

6. Un attentato davanti una scuola: c’è un morto e tanti topi.

7. Ho sognato che ero su un balcone di casa e da fuori mi sparavano con una mitraglietta ma riuscivo a salvarmi entrando in casa saltando dentro la finestra.

8. Sono sulla porta di casa mia, una stanza illuminata alle spalle e mi affaccio sulla strada. E’ notte e per la strada non c’è nessuno. Alzo gli occhi al cielo e vedo svolgersi una guerra fra astronavi: bellissima. Luci soffuse e sfumature rosate nel cielo nero. Sento che il pericolo incombe ma non ho paura. E’ tutto ineluttabile. Osservo ammirata la fine dell’umanità.